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10 gennaio 2023 in Efficacia

Il punto sulla riforma

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La riunione di fine anno del Consiglio Nazionale del Terzo Settore ha offerto la possibilità di fare il punto sulla attuazione del CTS al termine del 2022

Il 20 dicembre del 2022 s’è svolta la riunione di fine anno del Consiglio Nazionale del Terzo Settore. Per la prima volta sotto la presidenza del Vice Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali on. Maria Teresa Bellucci, alla quale sono state attribuite dalla Presidente del Consiglio dei ministri le deleghe relative a Terzo Settore, immigrazione, povertà e immigrazione. Il dato non è secondario. Proprio l’on Bellucci, in apertura dei lavori ha sottolineato come nei governi precedenti le deleghe fossero di norma attribuite dal Ministro del lavoro ad un sottosegretario, col rischio che “le politiche sociali potessero essere all’ombra delle politiche del lavoro”. Per questo il nuovo Governo ha ritenuto di istituire una figura di Vice Ministro con delega diretta del Presidente del Consiglio. Si tratta dunque di una innovazione di non poco conto, i cui esiti andranno seguiti e valutati con attenzione. 

 

Nel frattempo, la riunione ha offerto la possibilità di fare il punto sulla attuazione del CTS al termine di un anno, il 2022, particolarmente intenso. Innanzitutto, il RUNTS - con 79.592 iscritti al 12.12 e circa altre 32.000 pratiche in corso di lavorazione - va considerato ormai a pieno regime. Si tratta ora di procedere a qualche affinamento procedurale e di garantire univocità di approccio e di modalità di lavoro da parte di tutti gli uffici regionali, ma la svolta, dopo un lungo periodo d’attesa, inequivocabilmente c’è stata.  

 

Anche la definizione dei profili fiscali nel corso dell’anno s’è finalmente sbloccata. I provvedimenti estivi di ritocco della normativa fiscale e la notifica presentata a settembre alla Commissione Europea fanno presagire che il 2023 possa essere l’anno dell’assestamento del regime fiscale di ETS e Imprese Sociali. Premessa questa indispensabile per immaginare di poter affrontare le ulteriori questioni fiscali da definire: in primis quella riguardanti il regime IVA delle imprese sociali e degli enti non commerciali. 

 

Infine, può finalmente aprirsi la stagione della messa a punto del sistema di monitoraggio, vigilanza e controllo previsti agli artt. 92 e 93 del CTS. Saranno necessari alcuni provvedimenti attuativi, che dovranno essere frutto anche di un approfondito dialogo con le organizzazioni di rappresentanza, posto l’orientamento generale del Codice di favorire le forme di autocontrollo esercitate attraverso le reti associative, secondo il modello da decenni in essere per le imprese cooperative

 

Dunque, un anno intenso e positivo il 2022. Premessa per un 2023 di definitiva entrata a regime – dopo sei anni di attesa – dell’intera nuova normativa sul Terzo Settore.