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06 settembre 2022

E. Petrolino | Il XXVIII Convegno Nazionale della Comunità del Diaconato in Italia

di
Enzo Petrolino*
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La Sinodalità come stile diaconale. Diaconi sulla strada a servizio della missione della Chiesa

Più di 200 i partecipanti da ogni parte d’Italia presenti al XXVIII Convegno nazionale promosso dalla Comunità  del  diaconato  in Italia  ad Assisi dal  3  al  6  agosto  scorso. L’evento  è  stato realizzato  in collaborazione  con  Caritas  Italiana  e  con  Cattolica Assicurazioni  che  ha offerto a  tutti  i  Diaconi associati FACI e ai loro familiari una polizza sanitaria molto vantaggiosa, purché in possesso della tessera della Federazione delle Associazioni del Clero in Italia.

Il Convegno si è tenuto presso la Cittadella Ospitalità che è per la Comunità luogo storico, memoria di tantissimi altri  raduni. Ritornare dopo molti anni ha significato ripartire dalle proprie radici  con uno slancio rinnovato. 

Oltre che, ritrovarsi dopo tre anni e dopo un tempo carico di tante sofferenze e dolore a causa della pandemia è stata una grande gioia. Quante persone care, amici e parenti, diaconi, hanno perso la vita. Il tema scelto per la riflessione è stato: La Sinodalità come stile diaconale. Diaconi sulla strada a servizio della missione della Chiesa. Più volte Papa Francesco cita un’espressione di San Giovanni Crisostomo il quale commenta il salmo 149: “La Chiesa ha come nome sinodo”, ed è intorno a questa espressione che il Papa traccia il suo magistero ecclesiologico  concretizzatosi nella chiamata a vivere questo tempo di cammino sinodale. Una proposta che costituisce non solo uno stile nuovo di vivere la Chiesa, ma uno stile nuovo di diaconato nella sua missione e nelle modalità da mettere in atto. Uno stile  che  i  diaconi  devono  fare  proprio, chiamati  necessariamente a ricercare e  favorire in  questo cammino, un clima di fraternità. Uno stile con il quale accoglierci e ascoltarci, accogliere e ascoltare la società e coloro che condividono la nostra storia. Lo stile della sinodalità è la via per i diaconi per  rinnovare  il  volto di questo prezioso ministero tanto  antico,  quanto  nuovo. È necessario camminare  insieme, non  solo  sulla  stessa  strada, ma anche  nella  stessa  direzione,  dietro  all’unico Maestro, pur nella molteplicità di esperienze, di luoghi di riconoscimento, di una fraternità che deve emergere dalla chiamata al ministero diaconale.

La scelta del sotto titolo, diaconi sulla strada, mette in luce uno stile, una caratteristica che sempre di più deve essere l’immagine simbolo del diacono: in uscita, sulla strada...

Ai  200  partecipanti,  fra  i  quali  molte  spose  e  anche  vedove,  è giunto il  messaggio  del  cardinale Matteo  Maria  Zuppi, arcivescovo  di  Bologna  e presidente  della CEI: «Quello  del diacono,  come ogni ministero, è un servizio alla comunione camminando insieme. I diaconi hanno tra di loro, con il presbiterio e tutta la comunità ecclesiale, un ruolo importante», ha sottolineato, auspicando la crescita della «responsabilità del servizio diaconale, di cui c’è un grande bisogno, che può e deve aiutare la nostra Chiesa nel cammino sinodale».

Durante i lavori è stato rilanciato il ruolo cruciale delle mogli, in vista della nascita di una “Rete delle spose” e delle coppie diaconali per condividere progetti di pastorale familiare e di sostegno a famiglie in difficoltà, senza dimenticare la ricchezza della forma celibataria, oltre a quella uxorata. Si rivela sempre  più interessante  ed importante  approfondire in  che  modo  la  coppia si  pone  e  opera con  la presenza del marito diacono e come le mogli siano sostegno e accompagnamento nel ministero. La sinodalità  si può  riscontrare  nel  loro  cammino  spirituale  e  concreto,  che  richiede  discernimento e formazione  continua  per  entrambi,  perché  il  diaconato  si  innesta nel  sacramentodel  matrimonio  e non viceversa.

Questo convenire ad Assisi,ha suscitato inevitabilmente una domanda: quale futuro per la Comunità? Certamente l’Associazione non porta  da  sola  il  carico  di  un  tale  lavoro,  ma  la  sua  presenza  nella Chiesa italiana, e non solo, è uno dei mezzi perché questo lavoro resti sempre all’orizzonte.

Anche l’occasione per una collaborazione tra teologi rappresenta oggi per noi un luogo di dibattito e scambio  di  riflessioni.  Una tale collaborazione  ha  allargato  lo  sguardo  sul  diaconato.  L’unità dei ministri è certamente un punto nodale per i prossimi decenni.

La riflessione in Italia sul diaconato sta avendo, sempre più, una maggiore considerazione a partire dalla  sua  collocazione diocesana. In origine,  l’impulso per il diaconato è stato legato al delinearsi della Comunità. 

Di  conseguenza, il  primo  impegno  che  nasce  da  questo Convegno  è fare  germogliare  i  sogni, promuovere  il coraggio  di sperimentare e di  sperimentare  insieme.  La  testimonianza  del  servizio diaconale deve diventare il segno storico: profezia e, insieme, impegno concreto.

È urgente offrire alla Chiesa italiana e alle chiese locali modelli di figure diaconali promuovendo, in collaborazione  con alcune Facoltà  teologiche,  “Corsi  di  Alta  formazione  sulla  Teologia  del diaconato”. Ha avuto un buon riscontro un Sussidio sui percorsi di sinodalità che sarà pubblicato ogni anno nel  mese di agosto, per permetterne  l’utilizzo  nell’anno pastorale successivo, e sarà  messo a disposizione dei delegati e\o responsabili episcopali per la formazione dei diaconi e delle loro spose. Il pellegrinaggio a San Damiano ha suggellato il momento spirituale più alto del nostro convenire ai piedi della Croce che ha parlato a San Francesco: ripara la mia casa.

Dunque, la Comunità rimane punto importante di riferimento per l’informazione italiana e mondiale circa lo sviluppo del diaconato, “luogo di incontro” per lo scambio di esperienze e per conoscere le novità dell’approfondimento teologico e degli orientamenti della CEI. Al Convegno abbiamo potuto ascoltare il videomessaggio del Presidente, il Card. Matteo Zuppi ed essere onorati dalla presenza del Vicepresidente, Mons. Erio Castellucci,  coordinatore per il Sinodo della Chiesa italiana e del nuovo Presidente della Commissione Clero, Mons. Stefano Manetti (sul sito www.comunitadiaconato.com si trovano tutti i video/interventi dei relatori).

Al servizio delle chiese  locali, la  Comunità, continua  ad  esprimere piena  collaborazione con l’Episcopato italiano, ribadendo in tal modo anche la fedeltà alla sua originaria spiritualità di servizio e di povertà.

 

*Presidente Comunità del diaconato in Italia