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19 ottobre 2022

Un anno di riforma sul 2° Terzjus Report

di
Prof. Antonio Fici
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Dopo l’avvio del RUNTS, sono circa 7.000 i “nuovi” enti del Terzo Settore che si sono già iscritti.

Dopo l’avvio del nuovo registro del Terzo Settore, denominato RUNTS, il 23 novembre 2021, circa 7.000 “nuovi” enti del Terzo Settore si sono già iscritti ad esso, acquisendo così la qualifica di enti del Terzo Settore o una delle qualifiche particolari previste dalla normativa.

Più specificamente, i circa 7.000 nuovi enti già iscritti si suddividono così, percentualmente, nelle diverse sezioni del RUNTS:

18,8% Organizzazioni di volontariato
55% Associazioni di promozione sociale
0,9% Enti filantropici
0,3% Società di mutuo soccorso (“minori”)
25% Altri Enti del terzo settore

 

A questi 7.000 “nuovi” enti sono da aggiungere le circa 20.000 associazioni, tra ODV e APS, già approdate al RUNTS per “trasmigrazione” dai preesistenti registri di ODV e APS (oggi non più operativi e sostituiti dal RUNTS), nonché le circa 24.000 imprese sociali (in gran parte cooperative sociali) e 300 società di mutuo soccorso “maggiori” iscritte nella sezione “imprese sociali” del Registro delle imprese e “riprodotte” nell’omonima sezione del RUNTS.

Per chi fosse interessato a conoscere i “numeri” del terzo settore e ad approfondire le ragioni che stanno indirizzando gli enti verso il RUNTS e le sue diverse sezioni, è da qualche settimana disponibile il 2° Rapporto di Terzjus sullo stato e le prospettive del diritto del terzo settore in Italia, liberamente scaricabile dal sito di Terzjus al seguente indirizzo https://terzjus.it/rapporto/ 

In questo Rapporto, oltre ad un’analisi del “sentiment” degli enti rispetto alla nuova disciplina del Terzo Settore e in particolare alle procedure relative al RUNTS, si offre un quadro completo ed aggiornato, oltreché critico, dello stato di attuazione della riforma del Terzo Settore del 2017. Sono presentati i principali decreti ministeriali approvati nel corso dell’ultimo anno, nonché le principali sentenze della Corte costituzionale in materia di Terzo Settore, che hanno fatto seguito alla “storica” e fondamentale sentenza n. 131/2020.

Quanto ai decreti ministeriali attuativi del Codice del Terzo Settore, quelli originariamente previsti sono stati oramai quasi tutti emanati, incluso nell’ultimo anno il decreto sui meccanismi assicurativi e sul registro dei volontari. Tra i decreti più importanti ancora mancanti v’è soltanto quello relativo ai controlli sugli enti del Terzo Settore. La tabella sottostante raffigura lo stato di attuazione del Codice con riferimento ai decreti ministeriali di sua attuazione.

Art. 6, comma 1, Attività diverse Dm 19 maggio 2021, n. 107
Art. 7, comma 2, Linee guida raccolta fondi Dm 9 giugno 2022
Art. 13, comma 3, Modelli di redazione del bilancio di esercizio Dm 5 marzo 2020
Art. 14, comma 1, Linee guida bilancio sociale Dm 4 luglio 2019
Art. 18, comma 2, Meccanismi assicurativi semplificati, con polizze anche numeriche, e disciplina dei relativi controlli Dm 6 ottobre 2021
Art. 19, comma 2, Riconoscimento competenze volontariato Mancante
Art. 53, comma 1, RUNTS Dm 15 settembre 2020, n. 106
Artt. 55, 56 e 57, Linee guida rapporto p.a. ed ETS Dm 31 marzo 2021, n. 72
Art. 59, comma 3, Nomina dei primi componenti del Consiglio Nazionale del terzo settore Dm 23 gennaio 2018
Art. 62, comma 6, Credito d’imposta FOB e procedure per la concessione di contributi Dm 4 maggio 2018
Art. 64, commi 1-3, Costituzione ONC e nomina dei suoi primi componenti Dm 19 gennaio 2018
Art. 76, comma 4, Definizione delle modalità per l’utilizzo del contributo per ambulanze e attività strumentali Dm 16 novembre 2017
Art. 81, comma 7, Modalità attuative social bonus Dm 23 febbraio 2022
Art. 83, comma 2, Individuazione beni in natura che danno diritto a deduzione/detrazione di imposta e criteri e modalità di valorizzazione delle liberalità commi 1 e 2 Dm 28 novembre 2019
Art. 91, comma 5, Versamento al bilancio dello Stato delle sanzioni amministrative pecuniarie Mancante
Art. 96, Vigilanza ETS Mancante
Art. 97, comma 3, Composizione e funzionamento cabina di regia Dpcm 11 gennaio 2018

 

Nel Rapporto di Terzjus si sottolinea inoltre come, oltre che l’anno del RUNTS, il 2021 sia stato anche l’anno dell’amministrazione condivisa (e dei suoi istituti di cui agli articoli 55-57 del Codice), sempre più al centro del dibattito dopo la sentenza n. 131/2020 della Corte Costituzionale e il DM 72/2021. Anche su questo fronte si registrano significative novità. Quella più recente è costituita dalla Linee guida dell’ANAC n. 17 del 27 luglio 2022 sugli affidamenti in materia di servizi sociali, che distinguono chiaramente procedure e atti del Codice del Terzo Settore da procedure e atti del Codice dei contratti pubblici.

Significativi progressi anche sul fronte europeo. La novità più rilevante è stata l’approvazione da parte della Commissione europea, nel dicembre del 2021, del Piano d’azione sull’economia sociale, che interesserà da vicino gli enti del Terzo Settore italiani, anche perché la Commissione proporrà nel 2023 al Consiglio una Raccomandazione sul quadro giuridico in materia di enti dell’economia sociale.

Anche di ciò, oltre che di tanto altro (enti religiosi, servizio civile universale, cinque per mille, social lending e titoli di solidarietà, reti associative), si discute nel 2° Rapporto di Terzjus, cui si rinvia il lettore interessato a stare al passo con il percorso della Riforma e le diverse opportunità di sviluppo che essa offre.